Dean Huijsen, Matias Soulé e Kenan Yildiz rappresentano tre dei giocatori più impressionanti emersi dal sistema di sviluppo giovanile della Juventus negli ultimi anni. Mentre solo uno di loro è rimasto al club, le altre due partenze hanno fruttato ingenti trasferimenti, sottolineando l’efficacia della rinnovata strategia giovanile della Juventus.
La Juventus ha compiuto progressi significativi nel colmare il divario tra calcio giovanile e professionismo da quando ha avviato il progetto Next Gen nel 2018. A causa della mancanza di opportunità e di esposizione alle competizioni professionistiche, in passato molti dei promettenti giocatori Under 19 del club avevano difficoltà a passare alla squadra maggiore.
Dal lancio della squadra Next Gen, la Juventus è stata in grado di fornire ai giovani calciatori minuti competitivi, dando loro la possibilità di svilupparsi, acquisire esperienza e aumentare il proprio valore di mercato. Per questo motivo, il club ha registrato un aumento del numero di giocatori dell’accademia che, direttamente o indirettamente, contribuiscono alla prima squadra attraverso trasferimenti vantaggiosi.
Una figura chiave dietro il successo di questo reclutamento e sviluppo dei giovani è stato lo scout Matteo Tognozzi. Nominato nel 2017, Tognozzi ha svolto un ruolo fondamentale nell’individuare e assicurarsi i talenti di Huijsen, Soulé, Yildiz e molti altri che sono passati dalle giovanili del club.
Il suo contributo è stato ampiamente riconosciuto durante la sua permanenza a Torino e la sua partenza nel 2023 è stata considerata una perdita significativa. Secondo Il Bianconero, però, Tognozzi potrebbe tornare alla Juventus. Il rapporto afferma che sono in corso discussioni dopo la fine del suo incarico con il Granada, dove ha lavorato di recente. Ora è un agente libero e si ipotizza che possa tornare in bianconero nel prossimo futuro.
Il lavoro passato di Tognozzi parla chiaro. Il suo occhio per i talenti e la sua profonda comprensione della filosofia di sviluppo della Juventus lo rendono un candidato ideale per contribuire a rafforzare ulteriormente il reclutamento e lo scouting dei giovani del club. Dato l’impatto duraturo che ha avuto durante il suo precedente incarico, il suo potenziale ritorno sarebbe una mossa strategica che si allinea perfettamente con la visione a lungo termine della Juventus di coltivare i talenti nazionali.
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